Profonde divergenze esistevano, per esempio, tra gli abitanti della Mecca e quelli di Medina. Quando negli anni successivi all’Egira i meccani si trasferirono a Medina per seguire Maometto, fu grande il loro sconcerto di fronte all’atteggiamento indipendente delle medinesi che tenevano testa ai loro mariti, prendevano decisioni autonomamente e non si lasciavano battere. Spesso il Profeta era costretto ad ascoltare i suoi fedeli che si lagnavano e lo interrogavano su quale atteggiamento tenere nei confronti delle loro mogli: è legittimo picchiarle? Quali posizioni sono ammesse nell’amore?
«Inviato del cielo, tu accogli tutti presso di te, gli onesti come i perversi. Perché non imponi lo ‹hijab› alle madri dei credenti?», lo interrogò un giorno Umar ibn al-Khattab. Futuro califfo con il titolo di Principe dei credenti, soldato e fedele servitore di Maometto, coraggioso, giusto, onesto, pio, ma noto ai contemporanei per la brutalità con cui era solito trattare le sue mogli, Umar era il capo della fazione maschilista, tra i più accaniti sostenitori della necessità di introdurre l’uso del velo. Tutto ciò forse non avrebbe avuto importanza, se quelli non fossero stati per Maometto anni di inattesa difficoltà.
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K E Y W O R D S
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