Una formica isolata è capace di pochi, semplici comportamenti. Eppure una colonia di formiche può costruire nidi dall’architettura intricata, dividersi il lavoro ed elaborare strategie per procurarsi il cibo. «Le società d’insetti mostrano abilità collettive stupefacenti, sebbene gli individui che le compongono non possiedano l’“intelligenza” necessaria per lo svolgimento di questi compiti» — spiegano Rita Cervo e Stefano Turillazzi, studiosi del comportamento animale dell’Università di Firenze. Un gruppo di formiche è un esempio perfetto di sistema complesso. «La nostra ricerca si focalizza sull’emergere di proprietà collettive in sistemi con un gran numero di elementi che interagiscono fra loro», spiega Pietronero. «Chiamiamo questo fenomeno “emergenza”». Il punto-chiave è che questi comportamenti collettivi non si possono spiegare a partire dalle proprietà individuali di ciascuno. Un elemento isolato può essere semplice come un insetto. Ma quando gli elementi in interazione sono molti, appaiono proprietà imprevedibili. «La cellula è costituita da un gran numero di atomi, molecole, geni — spiega Luigi Luisi, coordinatore del progetto “Minimal cell”, per la simulazione di cellule artificiali —. Ma nessuno di questi elementi è sufficiente da solo perché emerga la vita: è necessaria l’interazione».
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K E Y W O R D S
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